28 Ottobre 2016

“PER I PROFUGHI E’ MEGLIO EVITARE HOTEL MA E’ INCIVILE DIRE – NON LI VOGLIAMO -“

Il sindaco De Pascale sul caso Marina Romea dove la Lega ha organizzato un presidio contro l’accoglienza di alcuni immigrati.

Non incentivare l’uso di alberghi come strutture per l’ospitalità dei richiedenti asilo né il coinvolgimento delle località balneari come luoghi di accoglienza ma respingere del tutto l’arrivo di profughi è incivile e intollerabile. È la sintesi della posizione espressa da Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, sul caso Marina Romea dove per sabato 29 ottobre è in programma un presidio autorizzato della Lega Nord davanti a un albergo che da un paio di settimane ospita una ventina di immigrati nell’ambito della rete di accoglienza coordinata dalla prefettura reperendo posti letto sul territorio con bandi pubblici di gara.

«Riteniamo che le strutture alberghiere debbano essere destinate esclusivamente all’ospitalità turistica e le località balneari non debbano essere danneggiate da sterili strumentalizzazioni mediatiche – afferma il primo cittadino a mezzo di una nota scritta inviata alla stampa –. Ciò premesso è evidente che in situazioni di emergenza in cui, in tempi brevissimi, si devono reperire posti per un tempo transitorio, oltretutto in periodo invernale, può capitare che si debba ricorrere a strutture di questo tipo, come nel caso di Marina Romea».

De Pascale sottolinea che l’orientamento della prefettura, rappresentanza dello Stato sul territorio che coordina l’accoglienza, «è sempre stato quello di ospitare queste persone per un tempo limitato e a fronte appunto di una situazione di emergenza».

Il sindaco però si schiera nettamente contro chi si oppone all’accoglienza in toto: «Se il tema della protesta è “non li vogliamo qui”, “qui non devono venire”, questa è una posizione per me assolutamente inaccettabile, intollerabile, incivile e irrispettosa degli altri territori del nostro comune che si stanno facendo carico dell’ospitalità di queste persone».

Con il 2017 cambierà la gestione dell’accoglienza. Come accennato, è la prefettura l’organo deputato al ruolo di coordinamento ma in questi anni si è cercato di siglare convenzioni tra prefettura e amministrazioni locali per lasciare a quest’ultime l’incarico di emanare i bandi per il reperimento di posti letto. Finora Ravenna si era tenuta fuori da queste convenzioni: «Entro i primi mesi del prossimo anno uscirà e verrà assegnato il nuovo bando per l’affidamento del servizio di accoglienza ai richiedenti asilo, gestito direttamente dal Comune di Ravenna come già avviene in Bassa Romagna, nella Romagna faentina e nel Comune di Cervia. Alberghi e località balneari non saranno previsti. Abbiamo deciso di acquisire direttamente questa competenza, non perché la Prefettura non l’abbia svolta al meglio, anzi, ma perché pensiamo di poter raggiungere risultati ancora migliori, soprattutto per la parte che riguarda l’integrazione, la collaborazione con le realtà del volontariato, e tutta una serie di attività che per natura e funzioni possono essere meglio svolte dall’amministrazione comunale più che da qualsiasi altro soggetto».

Fonte: Ravenna & Dintorni

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